Volume di semplice lettura ma che rappresenta un compendio dei fondamenti della psicologia del profondo, nonché delle differenze tra S. Freud e C.G.Jung. nella visione dell’inconscio e delle sue relazioni con la coscienza.

Vengono pertanto chiariti concetti chiave come quelli di inconscio personale e collettivo, di archetipo, di Persona, di individuazione e di Sè, e dei rapporti tra Anima e Animus.

Un buon modo per introdursi all’esplorazione delle profondità dell’animo umano.

Allievo di W. Reich e fondatore della bioenergetica,l’autore, nella sua introduzione descrive come la nevrosi sia una paura della vita, “paura di aprire il proprio cuore all’amore, paura di scoprirsi o di farsi valere, paura di essere pienamente se stesso”.

La descrizione di tale condizione che caratterizza l’uomo moderno “appartenente a una cultura in cui i valori dominanti sono il potere e il progresso” rappresenta il punto di partenza per un percorso che indica una strada per il recupero delle energie vitali naturali e per sentire al vita scorrere dentro di sé.

Splendido saggio dedicato ad uno dei personaggi mitologici più importanti dell’Occidente ed al suo viaggio narrato nell’Odissea, cui l’autore dà una lettura molto originale, come “un libro sapienziale che spiega l’arte del cammino dell’uomo che vuole diventare artista della sua vita e artista della vita dell’universo”.

Antonio Mercurio,  creatore della Sophia-Analisi, della Sophia-Art e della Cosmo Art, attraverso questo testo offre quindi  un’ipotesi sull’uomo, sul senso della vita e del dolore e sul significato della ricerca della bellezza che assilla l’uomo, prendendo come base la narrazione epica di Omero.

Le peregrinazioni di Ulisse e i suoi mille patimenti diventano pertanto metafora della perenne ricerca umana di senso e, attraverso un’idea di amore come decisione e come progetto, di un percorso esistenziale in cui ognuno può riconoscersi.

Testo classico dell’antipsichiatria scritto a 28 anni da Ronald Laing che nella prefazione scrive: “Scopo principale di questo….studio, che riguarda individui schizoidi e schizofrenici, è di rendere comprensibile la pazzia, e comprensibili i processi che ad essa conducono” e in una successiva edizione “volevo soprattutto dimostrare che, contrariamente a quello che generalmente si crede, è possibilissimo capire gli psicotici. Ciò comportava ….la necessità di capire il loro contesto sociale, e particolarmente la distribuzione del potere nella loro famiglia...”

Nella messa in discussione del concetto di normalità e di follia sta il contributo più originale di questo libro, così attuale in questo momento storico in cui la follia e la violenza in tutti i contesti sembra riappropriarsi dei nostri spazi, delle nostre istituzioni, delle nostre vite.

Scrive ancora Laing: “Una ricoverata, una ragazzina di diciassette anni, mi disse una volta di essere in preda al terrore perché aveva dentro di sé la bomba atomica. Questo è un delirio: ma gli uomini di stato che vantano minacciosamente il possesso dell’arma finale sono di gran lunga più pericolosi e più estraniati dalla “realtà” di molti ai quali è stata applicata l’etichetta di ‘psicotico’’ 

“La paternità va insegnata di nuovo ad ogni generazione, altrimenti si perde”: con questa frase scritta in quarta di copertina Luigi Zoja sintetizza in modo estremamente efficace il percorso e l’obiettivo di questo interessantissimo saggio sulla figura del padre, tracciata indagandone non solo l’evoluzione nella storia fino alle più recenti società patriarcali, ma anche il contesto attuale e le prospettive per l’umanità del futuro.

Il tutto attraverso la lente dell’analista junghiano in grado di individuare gli aspetti archetipici e le implicazioni di tali aspetti per le dinamiche individuali e collettive.

In questo interessantissimo saggio Erich Fromm, uno dei psicoanalisti più letti ed influenti, Daisetz T. Suzuki, uno dei massimi interpreti dello zen per l’occidente e Richard De Martino, che ha studiato profondamente entrambi i campi proponendone una sintesi, considerano insieme queste due grandi tradizioni per gettare un ponte tra lo spirito dell’oriente e quello dell’occidente.

Libro consigliato a tutti coloro che vogliono aprirsi alla conoscenza dei legami profondi tra le più antiche tradizioni filosofiche e mistiche  orientali e le più moderne conoscenze della scienza occidentale.

E’ un classico di uno degli autori più famosi in questo campo che sicuramente stimolerà ad approfondire tali legami e ad aprire  la via – il Tao appunto – per un mondo meraviglioso non visibile ai nostri occhi ma percepibile con il cuore: il mondo delle energie e della spiritualità. vogliono aprirsi

Il fisico quantistico di origine indiana Amit Goswami, già professore di fisica all’Università dell’Oregon e fisico quantistico, in questo testo dalle profonde implicazioni scientifiche, filosofiche, e di riflesso anche psicologiche si inserisce nel dibattito tra evoluzionisti e sostenitori della teoria del “disegno intelligente”, offrendo una soluzione originale alla disputa tra evoluzionismo darwiniano e  creazionismo.

Partendo dal suo lavoro di fisico quantistico Goswami integra scienza e spiritualità in una concezione nuova in cui è la coscienza, e non la materia il fondamento della vita.

Il problema della natura della mente e della coscienza viene così visto  in una prospettiva nuova secondo la teoria della “scienza nella coscienza” che è il fondamento dell’attività del Center for Quantum Activism da lui fondato e della sua emanazione europea l’Associazione per l’Attivismo Quantico Europeo con sede a Bologna.

Se le nuove teorie della fisica hanno cambiato radicalmente.

la concezione di materia, di spazio e di tempo, provocando benefiche ricadute sulla descrizione del mondo, dell’energia e della vita, è solo negli ultimi decenni che queste teorie, per merito di coraggiosi scienziati e clinici (e certamente l’autore è fra questi), iniziano ad essere utilizzate in biologia, in medicina ed in psicologia.

Scrive l’autore che «L’intenzione di guarigione è quell’atto mentale in cui la mente ordinaria, liberata dal suo abituale lavorio attraverso l’azione della consapevolezza, può penetrare nel campo quantico delle possibilità e creare la realtà desiderata, attivando all’interno dell’organismo processi di autoriparazione e di rigenerazione finalizzati alla cura e a rendere le cure mediche più efficaci, e si presenta come un’ulteriore opportunità per stimolare i malati a diventare soggetti attivi della cura e per rendere le cure mediche e psicologiche ancora più efficaci».

È quanto ormai sostengono discipline nuovissime, quali la biologia quantistica, la medicina quantistica e la psicologia quantistica, di cui questo libro è un alfiere: esso ci guida al corretto apprendimento e all’uso dell’intenzionalità di guarigione e si rivela utilissimo anche per medici, psicologi e altri professionisti per orientare la cura verso una risposta più individuale alla domanda di salute dei loro pazienti.

Il messaggio di Vimala, come già quello di Krishnamurti, vuol essere un appello all'individuo, perché abbandoni ogni autorità esterna per cercare autonomamente la via di una rivoluzione radicale della coscienza e del vivere quotidiano.

I discorsi riuniti in questo volume vertono sul tema della meditazione, centrale per l'insegnamento di Vimala.

“Meditare non è sedersi a occhi chiusi. Vuol dire liberare la mente dalla nostra ossessione di sperimentare, acquisire, conoscere, imparare qualcosa, permettendo così al silenzio di manifestarsi.”

“….La meditazione quindi non è una tecnica,come può esserlo la concentrazione: è la dimensione  del silenzio, il contatto rigenerante con la vita nel suo aspetto incondizionato, con l’energia della totalità senza la frammentazione imposta dall’io con il suo bisogno di acquisire e concettualizzare”

Questo piccolo manuale di meditazione è un incoraggiamento ad applicare le tecniche buddiste basilari per la presenza mentale anche nelle circostanze più difficili. Con un linguaggio facilmente accessibile al lettore occidentale, l’autore propone una serie di esercizi che introducono gradualmente alla pratica dell’attenzione meditativa e insegnano a fare delle attività più comuni e banali, come lavare i piatti o bere una tazza di tè, altrettante occasioni di crescita spirituale...l’obiettivo, riscoprire nella presenza mentale, nell’attenzione sollecita e accettante all’esperienza del momento, il fulcro di una vita più viva e più vera, dove la parola e la saggezza della meditazione silenziosa nutrono i valori della solidarietà e dell’impegno sociale.